Scontri, risse e rabbia: cronaca della generazione Covid


 

A Milano 300 giovani si sono incontrati per un video del trapprer Neima Ezza, nome d’arte del 19enne Amine Ezzaroui che canta il disagio nelle periferie meneghine, in zona San Siro e all’arrivo dei carabinieri sfociati in un fuggi-fuggi verso piazzale Selinunte poi trasformato in guerriglia con lanci di pietre, bastoni e bottiglie verso le forze dell’ordine.

A Napoli le paranze di giovanissimi hanno dato vita all’ennesime rissa nel quartiere Materdei diventato crocevia di gruppi di minori del centro storico. Pugni e calci fino all’arrivo della polizia e ripresi dai cellulari dei residenti chiusi nelle proprie case per la zona rossa.

A Roma sabato ennesima rissa in viale Washington, la strada che introduce e costeggia Villa Borghese. Un’altra rissa su appuntamento? A quanto pare sì. Le risse su appuntamento sembrano essere diventate la moda dei giovani capitolini costretti a casa dalle restrizioni anti contagio.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale