Tik tok, i bambini e quegli adulti che insegnano ad apparire


 

Tik tok, la sfida digitale e i rischi per i bambini sui social sono al centro del dibattito che riemerge dopo un caso di cronaca.

La morte di una bambina di 10 anni ha scatenato molte reazioni, soprattutto da quegli adulti che oggi vivono perennemente sui social network.

Lo sfondo di questa tragedia è quella di una generazione che da un anno vive senza scuola, senza socialità e in un clima di paura delegando a uno schermo gli occhi sul mondo. Se questi nativi digitali conoscono bene questi strumenti dall’altra parte non è scontato che siano in possesso di una educazione digitale perché sono proprio gli adulti non in grado di darla.

Anzi, rappresentano l’esempio sbagliato e inadeguato che trasmetti ai bambini e ai minori l’importanza dell’apparire: una cosa non è stata fatta fin quando non viene postata.

Carla Garlatti è Garante nazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza parla di un pericolo in questa fase pandemica: “il pericolo che la vita sociale e le amicizie si sviluppino solo attraverso il computer e si riducano in una ricerca di amicizie virtuali, ‘follower’ e ‘like’. Con una pandemia mondiale, questo ritiro sociale può aggravarsi, specialmente in chi già ha una predisposizione all’isolamento. Anche in questo caso, entrano in gioco i genitori e gli educatori, che possono e devono fornire stimoli per spostare l’attenzione dei ragazzi dal computer al dialogo”.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale