Una pace disarmante: cosa chiedono migranti e rifugiati al nuovo Papa Leone XIV


[Questo è il momento in cui al raduno degli alpini a Biella viene cantata faccetta nera e si fa il saluto romano: nessuno è stato identificato come è accaduto per l’imprenditrice di Ascoli dopo lo striscione per il 25 aprile. Questa è Ad Alta Velocità oggi 13 maggio 2025: nello stesso giorno del 1968 a Parigi, la sinistra francese organizza una manifestazione che raduna 800000 persone: è l’inizio del Maggio francese. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo delle sfide del nuovo Papa. Una pace disarmata e disarmante. Con queste parole Leone XIV ha parlato in piazza San Pietro ai fedeli raccolti per il suo primo messaggio da Pontefice dopo Papa Francesco. Guerra e conflitti, la “terza guerra mondiale a pezzi” come diceva Bergoglio, è la grande questione che attraversa il mondo di questo inizio di secondo quarto di secolo. Lo scorso 9 maggio Save the children ha pubblicato un video messaggio di alcuni ragazzi del centro Civico Zero di Roma, il Centro diurno a bassa soglia nel cuore del quartiere San Lorenzo, arrivati in Italia da diversi Paesi in fuga da guerra, violenza e povertà.  Affidano a Papa Leone XIV una lettera con i desideri semplici ma potenti: essere ascoltati, visti, accolti. “Vorrei che questo nuovo Papa fosse come Francesco, che era molto buono”, dice uno di loro. Ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale