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Rifugiati per davvero. Il caso Djokovic ha acceso i riflettori sulle “vergognose politiche” migratorie dell’Australia. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.
“Nole viene trattato come un prigioniero” denunciava la famiglia Djokovic prima che il numero uno del tennis mondiale venisse liberato. C’è chi, invece, dentro quel centro detentivo rimarrà ancora: sono i richiedenti asilo che devono fare i conti con un trattamento che Amnesty International definisce “brutale”.
“Se qualcosa di positivo è derivato da questa vicenda – sottolinea l’organizzazione – è aver acceso i riflettori su una situazione disperata, che viola il diritto internazionale”. Gli ospiti della struttura resa celebre dal campione serbo, il Park Hotel di Melbourne, sono confinati in un limbo che può durare anche diversi anni.
di Pierluigi Lantieri