Fermiamo la guerra


L’assassinio del generale iraniano Soleimani sta determinando un innalzamento della tensione in tutto il mondo. Le prime reazioni dei pacifisti. Il servizio di Fabio Piccolino.
“L’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani è un atto irresponsabile”: è il commento dell’associazione di solidarietà internazionale “Un Ponte Per” all’indomani dell’azione militare in Iraq decisa dall’amministrazione Trump, che sta provocando un inasprimento della tensione globale. L’organizzazione chiede a tutti i governi europei di dissociarsi da questa scelta di guerra che, se non fermata subito, “rischia d’infiammare l’intera regione del Medio Oriente, allargandosi a macchia d’olio anche nel Mediterraneo”. Un Ponte Per ha inoltre ribadito la propria vicinanza al popolo iracheno, denunciando il rischio di un nuovo bagno di sangue che vanifichi la rivolta dei giovani che da due mesi occupano le piazze di tutto il paese per chiedere la fine della corruzione, del sistema delle quote settarie introdotto dall’occupazione statunitense e la fine delle interferenze iraniane nella vita politica irachena”.