Game over razzismo: combattere le discriminazioni con un videogioco


Game over razzismo. E’ un’azione di prevenzione e contrasto alle discriminazioni, che utilizza come strumento un’attività educativa di intrattenimento: il videogioco Cube World, realizzato dal Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli con la supervisione scientifica di Mauro Valeri, sociologo esperto di razzismo, scomparso lo scorso anno.

Realizzato dal Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli(CISP) per la XVII Settimana d’azione contro il razzismo, Game over razzismo! vuole stimolare attivamente negli adolescenti a percezione concreta che le differenze (di abilità fisiche, sesso, cultura, provenienza) rappresentano un potenziale sociale che può avvantaggiare tutta la comunità. Il progetto vuole promuovere il coinvolgimento delle principali figure educative di riferimento: genitori e insegnanti e adolescenti giocheranno insieme, rafforzando così lo spirito di aggregazione tra le generazioni. Il gioco Cube World è stato prodotto nel 2017 da CISP e ACCESS POINT, con la supervisione scientifica di Mauro Valeri, nell’ambito di un progetto pilota in una scuola di Roma, co-finanziato della Regione Lazio.

Il gioco si rivolge principalmente a ragazzi e ragazze di scuola secondaria di primo grado, sia per tipologia di gioco, sia per le domande che sono state costruite. Cube World è pensato per supportare i docenti e le scuole nella prevenzione e contrasto di situazioni di discriminazione e razzismo, e per essere combinato ad una proposta formativa che valorizzi le differenze e migliori le competenze sociali e civiche negli alunni coinvolti. Fino ad oggi c’è stato un ottimo ritorno, sia perché ragazze e ragazzi si divertono a giocare, sia perché possono coinvolgere i genitori, anche se non sono giocatori abituali, colmando la frattura tra generazioni rispetto al tema dei videogiochi.