Così Medici senza frontiere scrive su twitter dopo che un raid dell’aviazione siriana ha distrutto un ospedale ad Aleppo supportato dall’associazione. Almeno trenta i morti tra pazienti e medici, tra cui uno degli ultimi pediatri rimasti nella città.
Sono stati almeno quattro i raid, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, eseguiti nella notte tra il 27 e il 28 aprile su Aleppo, una delle zone della Siria dove il cessate il fuoco è più a rischio. Nei bombardamenti è stato distrutto anche l’ospedale al-Quds, sostenuto da Medici Senza Frontiere. Per De Mistura, Inviato speciale del Segretario generale dell’ONU per la Siria,i raid che hanno colpito l’ospedale non sarebbero stati condotti per errore, ma che, al contrario, siano stati deliberati.
Secondo l’opposizione siriana gli ultimi bombardamenti su Aleppo potrebbero essere stati compiuti da jet russi, oltre che siriani.
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