Il processo contro le emissioni dell’ex Ilva di Taranto resta a Potenza. Il servizio è di Federica Bartoloni
La Cassazione ha dichiarato ieri inammissibili i ricorsi presentati dalle parti civili e dal Codacons contro l’annullamento della sentenza di primo grado del processo “Ambiente Svenduto” riguardante le emissioni velenose ed il conseguente disastro epidemiologico ed ambientale causato dall’ex Ilva di Taranto. La sentenza del 13 settembre aveva annullato la decisione presa in primo grado, ordinando il trasferimento degli atti dal Tribunale di Taranto a quello di Potenza, azzerando il processo terminato il 31 maggio 2021 con 26 condanne. Oggi l’annullamento del processo è realtà come il rischio di prescrizione su buona parte dei reati contestati.