Un grave precedente – Alleanza contro la povertà critica fortemente il taglio all’Assegno di inclusione. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Alleanza contro la povertà esprime forte preoccupazione per il dimezzamento dell’importo della prima mensilità dell’Assegno di inclusione dopo il rinnovo. La modifica è contenuta in un emendamento alla Legge di Bilancio presentato dalla maggioranza. Secondo le stime circolate questa misura garantirebbe allo Stato un risparmio di circa 100 milioni di euro annui su famiglie che già vivono sotto o a ridosso della soglia di povertà assoluta. Secondo l’Alleanza il governo va a risparmiare sulle spalle dei poveri.
Caro spesa, prezzi alimentari +25%: nasce il Manifesto delle associazioni
Carrello insostenibile – Le Associazioni dei Consumatori scendono lanciano il “Manifesto per il contrasto al caro spesa” rivolto al governo affinché la prossima Legge di Bilancio non si limiti a misure tampone, ma offra tutele strutturali. Tra il 2021 e il 2025 infatti, i prezzi dei beni alimentari sono cresciuti quasi del 25%.
Leggi il Manifsto – https://legaconsumatori.it/
Le Acli al Parlamento Europeo: cento giorni di Carovana
Cento giorni dopo – Oggi la Carovana Peace at Work chiude il suo viaggio con un incontro al Parlamento Europeo di Strasburgo, dove le Acli presenteranno sette proposte concrete per rilanciare l’impegno europeo sulla pace. Ascoltiamo il presidente Emiliano Manfredonia.
In poco più di cento giorni la Carovana Peace at Work ha attraversato questo Paese vivo: 78 tappe, oltre 500 testimoni ascoltati, più di 250 istituzioni civiche e religiose coinvolte, oltre 8000 persone raggiunte e 15.000 km percorsi su due furgoni da lavoro.
Un viaggio che ha raccolto la testimonianza di una rete di persone e realtà che non si arrendono alla logica della paura o dell’indifferenza, ma custodiscono e alimentano un futuro possibile.
Questa Italia esiste, resiste, costruisce.
Chiede solo di essere riconosciuta e ascoltata, perché la pace non è un settore fra tanti: è una priorità culturale che riguarda trasversalmente il lavoro dignitoso, la cura, l’educazione, lo sport, la cultura, l’economia sociale, la cooperazione internazionale, la giustizia, la tutela dell’ambiente e dei territori.
L’incontro sarà aperto dall’on. Marco Tarquinio.
Seguiranno: l’intervento di Maurizio Molinari, Capo Ufficio del Parlamento Europeo a Milano; gli interventi dei Parlamentari che hanno preso parte alla Carovana; i contributi delle Delegazioni italiane presso il Parlamento Europeo.
Le conclusioni saranno affidate a Emiliano Manfredonia, presidente nazionale ACLI.
Modera Simone Romagnoli, Delegato ACLI ai rapporti con l’UE.
Agenda 2030, territori in affanno: cresce il divario tra aree del Paese
Con il segno meno – I territori italiani appaiono in forte affanno sull’Agenda 2030: troppi ritardi e forti disuguaglianze, nonostante alcuni passi avanti. Peggiorano povertà, acqua, disuguaglianze, ecosistemi e istituzioni. Rallenta la transizione ecologica. È quanto emerge dal sesto Rapporto “I Territori e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Obiettivi globali, soluzioni locali” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile presentato ieri al Cnel.
Retribuzioni, l’appello di Anmil: “La sicurezza sul lavoro parte da salari adeguati”
Cambiare rotta – Anmil chiede al Governo di adeguare le retribuzioni italiane agli standard del salario minimo proposte dalla direttiva dell’Unione Europea. Secondo il presidente Antonio Di Bella una retribuzione dignitosa è la base necessaria alla costruzione di una reale tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
“Dei 30 articoli contenuti nella Dichiarazione del ’48, nessuno trova piena realizzazione nella realtà internazionale. E per quanto riguarda il diritto a un lavoro dignitoso, posso affermare che i pilastri costruiti tra i due secoli, invece di consolidarsi grazie all’evoluzione sociale e tecnologica, stanno cedendo proprio dalle fondamenta.”
L’Italia continua infatti a registrare un incremento di infortuni e decessi sul lavoro – inclusi quelli in itinere e quelli occorsi agli studenti durante la formazione – oltre a un aumento delle malattie professionali. Secondo gli ultimi open data INAIL, da gennaio a settembre 2025 sono stati denunciati 435.883 infortuni rispetto ai 433.002 dello stesso periodo del 2024 (+0,7%), 784 morti rispetto ai 776 dell’anno precedente (+1,0%) e 71.682 malattie professionali contro le 65.333 del 2024 (+9,7%).
“Di fronte ai drammatici numeri riguardanti il fenomeno infortunistico che investe e stravolge quotidianamente le vite dei nostri lavoratori e delle loro famiglie, oggetto anch’esse di tutela da parte dello Stato disciplinata dall’articolo 16 della stessa Dichiarazione, non possiamo che tradurre la ricorrenza odierna in giornata di lotta e mobilitazione, ben lontana da qualsiasi tipo di celebrazione”, continua il Presidente ANMIL. “È importante ricordare che lo scorso 11 novembre la Corte di Giustizia Europea ha confermato la validità della direttiva UE sull’introduzione di un salario minimo adeguato in tutti i 27 Stati membri. Direttiva che il nostro Governo tarda a recepire”, sottolinea il Presidente.
“In questa giornata dedicata ai diritti umani, e in particolare al diritto al lavoro che è al centro dell’azione della nostra Associazione, chiediamo al Governo di adeguare le retribuzioni italiane agli standard della citata direttiva, date le carenze evidenti nei risultati della contrattazione collettiva, ribadendo con forza quanto un salario dignitoso e capace di provvedere al giusto sostentamento di singoli lavoratori e nuclei familiari sia la base necessaria alla costruzione di una reale tutela della salute e sicurezza di lavoratori e le lavoratrici, messi nella condizione di scegliere di non sottostare a condizioni rischiose ed imposizioni e contratti irregolari ed umilianti per il terrore di perdere il posto di lavoro”.
“Manifesto Controvento”: il piano di Legacoopsociali per rilanciare il welfare comunitario
Controvento – Legacoop Sociali presenta il Manifesto per il lavoro sociale, l’inclusione delle persone fragili e il welfare di comunità. Il servizio di Federica Bartoloni.
Oggi a Roma la presentazione del “Manifesto Controvento” di Legacoopsociali. Frutto di un percorso che ha coinvolto operatori e operatrici sociali di tutto lo stivale per portare davanti a Istituzioni e società civile azioni concrete per assicurare un domani al sistema di welfare del Paese attraverso un reale investimento nel lavoro delle cooperative sociali, indispensabili attori del cambiamento per un futuro sostenibile in una cornice dove il contesto economico, culturale e sociale è messo di fronte a sfide sempre più stringenti.
Economia circolare, Legambiente: valorizzare la gomma riciclata con Casei Eco-System
I cantieri della transizione – La campagna di Legambiente propone l’impianto Casei Eco-System per la valorizzazione della gomma riciclata. Ascoltiamo Alice Di Marco, presidente Legambiente Piemonte-Val D’Aosta.
Campagna Sbilanciamoci: ecco la contromanovra fondata sulla pace
Serve un’altra direzione – La Campagna Sbilanciamoci ha presentato la sua contromanovra finanziaria da 55 miliardi con la pace e il disarmo come stelle polari. Ascoltiamo Giulio Marcon.
«La Legge di Bilancio del governo Meloni è inadeguata, socialmente iniqua e, dal punto di vista fiscale e ambientale, regressiva», dichiara Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci!. «È una manovra che ripropone le stesse priorità dell’ultimo anno, concentrando risorse e investimenti sulla Difesa e l’industria militare e lasciando irrisolte le questioni che davvero stanno a cuore alle persone: l’aumento delle disuguaglianze, della povertà e del costo della vita, la crisi climatica, la perdita di capacità produttiva del Paese e l’indebolimento di welfare, sanità e istruzione pubblica». «Il Rapporto 2026 di Sbilanciamoci! – prosegue Marcon – propone una visione radicalmente alternativa: investire nelle persone, nei territori, nei beni comuni. Senza aumentare il debito pubblico, la nostra Controfinanziaria mostra come sia possibile destinare risorse consistenti ai servizi essenziali, alla giusta transizione ecologica, al lavoro, al reddito, alle politiche sociali e alla cooperazione internazionale, riducendo al tempo stesso spese militari e sussidi dannosi per l’ambiente». «Quello che è stato presentato oggi – conclude Marcon – è un modello alternativo e realistico di politica economica: una proposta costruita euro su euro che mette al centro giustizia fiscale, diritti, pace e sostenibilità, e che indica una direzione di sviluppo più equilibrata e più vicina ai bisogni del Paese».
Il Rapporto 2026 di Sbilanciamoci! è stato presentato in una affollata conferenza stampa al Senato con la presenza, tra gli altri, dei rappresentanti e Presidenti delle organizzazioni aderenti alla Campagna Sbilanciamoci!.
Fondazione Con il Sud: 13 progetti per sull’economia circolare nel meridione
Mezzogiorno circolare – Fondazione Con il sud ha selezionato 13 progetti attraverso un bando dedicato al tema dell’economia circolare e saranno finanziati con oltre 4,3 milioni di euro. I progetti saranno realizzati in Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.
“La Fondazione con il Sud conferma il suo impegno per la tutela dell’ambiente e per il contrasto al cambiamento climatico”, ha dichiarato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione con il Sud. “Dopo i bandi precedenti dedicati alla promozione della mobilità sostenibile, della riduzione dei rifiuti e al sostegno alla nascita di comunità energetiche e sociali – che hanno permesso di finanziare oltre 40 progetti per la transizione ecologica al Sud – crediamo che sia importante intervenire per promuovere e sensibilizzare sull’importanza cruciale dell’economia circolare. Si tratta di un processo fondamentale anche dal punto di vista sociale, traducendosi infatti in opportunità di lavoro per chi è in difficoltà, redistribuzione della ricchezza, possibilità di accedere a beni e sevizi a costi ridotti e recupero e valorizzazione di tradizioni, pratiche e saperi tradizionali”.
I progetti, promossi da partenariati pubblico-privati guidati da Enti di terzo settore, saranno impegnati nell’avvio di strategie di economia circolare che tengano conto dell’intero ciclo di vita di un prodotto, con l’obiettivo di chiudere la filiera trasformando i processi da ‘lineari’ a ‘circolari’.
In particolare, le iniziative che prevedono strategie di economia circolare da applicare alle fase di utilizzo del prodotto e a quella successiva metteranno in campo diverse soluzioni: dalla rete di sartorie sociali che adotteranno un modello comune per lo sviluppo di una collezione di moda sostenibile e per la riduzione al minimo degli scarti tessili, alla loro trasformazione in prodotti di sartoria circense e teatrale, attrezzi di giocoleria per circhi sociali e cuscini, cucce, pettorine per animali domestici; dal riuso alla riparazione di giocattoli, anche elettronici, rendendoli accessibili a persone non vedenti e ipovedenti; alla valorizzazione degli scarti organici e delle biomasse (es. arance di scarto, fanghi e sansa di olive) o del compost per la produzione di fertilizzante organico; alla trasformazione degli scarti della filiera olivicola in pellet, tinture madri, oleoliti o l’estrazione dei polifenoli per l’industria cosmetica e nutraceutica; al recupero delle eccedenze alimentari di mercati, supermercati e aziende del territorio per trasformarli in pasti caldi per persone in difficoltà o prodotti confezionati (sughi pronti, zuppe) per la vendita. Ci sarà anche uno dei primi casi in Italia in cui si sperimenterà la produzione di detersivi solidi e liquidi dal recupero dell’olio alimentare esausto, attraverso l’avvio di un saponificio sociale di comunità.
Per ciò che riguarda la fase che precede l’utilizzo del prodotto stesso, dunque la sua progettazione, grazie al coinvolgimento degli studenti nascerà uno spin-off universitario per l’ottimizzazione delle pratiche di riuso degli scarti tessili non riutilizzabili dalle sartorie (ad esempio, per realizzare packaging e gadgets circolari) oppure sarà possibile ripensare cosa fare del materiale legnoso proveniente da alberi morti o bruciati che verrà trasformato in oggetti di ecodesign e di land art valorizzando la tradizione artigiana e riducendo il rischio di incendi boschivi. I progetti prevedono di creare concrete opportunità di formazione e inserimento lavorativo, per oltre 50 persone che si trovano in situazioni difficili, in particolare immigrati in uscita da percorsi SAI – sistema di accoglienza, donne in difficoltà (tra cui vittime di violenza), neet e disoccupati, persone con disabilità o senza fissa dimora. Inoltre, si prevede che oltre 800 cittadini partecipino ad attività socio-educative sul tema della sostenibilità ambientale.
Rigopiano, Appello bis tra timori di prescrizione e proteste dei familiari
Minaccia di prescrizione – Lunedì si è volta l’udienza nell’ambito del processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano. Il servizio di Federica Bartoloni.
Davanti alla sempre più concreta minaccia di prescrizione, si è svolta il 1° dicembre l’udienza nell’ambito del processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola che, il 18 gennaio del 2017, fu travolto da una valanga che causò la morte di 29 persone tra ospiti e dipendenti della struttura. La difesa ha chiesto la piena assoluzione per i tre dirigenti regionali accusati di gravi omissioni e carenze nell’esercizio del loro ruolo ai tempi dei fatti. Le associazioni dei familiari delle vittime urlano nuovamente il loro sdegno davanti al tentativo di ribaltamento della sentenza di Cassazione dello scorso anno che aveva stabilito l’esistenza di responsabilità di fronte ad un disastro concretamente valutato prevedibile e, di conseguenza, evitabile.




