La Corte d’Appello ha confermato che l’incidente ferroviario Andria-Corato del 2016 non fu dovuto alle mancate misure di sicurezza. Il servizio di Federica Bartoloni.
Confermate anche in appello le due condanne e le quattordici assoluzioni nell’ambito del processo per il disastro ferroviario del 12 luglio del 2016 quando, sulla tratta a binario unico Andria-Corato, uno scontro causò la morte di 23 persone e 51 ferimenti. La tragedia, conferma la Corte di Appello di Bari, è stata causata da un errore umano e non dal mancato investimento in sicurezza. L’associazione dei parenti delle vittime, l’Astip, non ha nascosto né in aula né nelle dichiarazioni postume alla lettura della sentenza, sdegno e delusione convinti che la carenza di sicurezza sia stato motivo determinante della tragedia. Una tesi avvalorata anche dal fatto che oggi – a distanza di quasi 10 anni – il sistema a binario unico nella tratta è stato abolito e sostituito da due binari con sistemi di sicurezza automatizzati.