La minaccia dell’inverno


Croce rossa e Medici Senza Frontiere lanciano l’allarme umanitario per le condizioni del campo bosniaco di Vučjak. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

Per migliaia di migranti giunti a piedi da Africa e Medio Oriente, la speranza di entrare in area Schengen continua a infrangersi sulla frontiera Croata. Lì la polizia li picchia, distrugge i loro cellulari e li respinge in Bosnia, nel famigerato campo di Vučjak, una ex discarica a pochi chilometri dal confine. Oggi sono rimasti gli operatori della Croce Rossa a garantire 2 pasti al giorno e quelli di Medici Senza Frontiere per le emergenze sanitarie. Un impegno gravoso, non sufficiente a garantire il rispetto dei diritti umani in vista dell’inverno. Il previsto abbassamento delle temperature non farà che peggiorare le condizioni dei migranti, esponendoli a un più alto rischio di morte. Solo pochi giorni fa, il sindaco di Bihać ha chiuso le condutture idriche nei confronti di una ex fabbrica che ospita quasi duemila migranti, uomini e donne che presto saranno costretti a rifugiarsi anch’essi nella ex discarica di Vučjak, con conseguenze disastrose sotto il profilo umanitario.