La montagna non si arrende. Domenica è in programma la mobilitazione nazionale delle terre alte. Il servizio di Elena Fiorani
A un anno dall’apertura dei Giochi di Milano-Cortina 2026, un’iniziativa diffusa coinvolgerà l’intero arco alpino e la dorsale appenninica per contrastare un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi olimpici. In tutta Italia, da Bormio a Potenza, arriva la terza edizione della mobilitazione nazionale diffusa: “Le terre alte bruciano” si legge nell’appello dei promotori: i ghiacciai si sfaldano, il permafrost si scioglie, le alluvioni devastanti sono la realtà quotidiana delle nostre montagne. Una realtà che stride con l’ostinazione di chi, dalle Alpi agli Appennini, cerca di aggirare la crisi climatica con ‘soluzioni’ che la aggravano sempre di più”.