“No war”: la spinta pacifista dello sport mondiale


 

 

Trasferte pericolose. Segnali di dissenso verso la guerra arrivano anche dal mondo dello sport. Ci racconta tutto Elena Fiorani,

“Non posso parlare a nome dell’associazione dei piloti di Formula 1, ma personalmente non voglio correre in Russia e la F1 non dovrebbe correrci. Tante persone stanno morendo per ragioni stupide”. Sono le parole del pilota Sebastian Vettel, che si uniscono all’appello delle Federazioni calcistiche di Polonia, Svezia e Repubblica Ceca perché le partite di qualificazione ai Mondiali 2022, in programma il mese prossimo, non si giochino in Russia.

Lo Schalke 04 ha deciso di rimuovere il logo del main sponsor GAZPROM dalle maglie del club. Un forte “No alla guerra” è giunto da Fedor Smolov, primo giocatore della nazionale russa a schierarsi apertamente contro l’attacco armato all’Ucraina.