“Non c’è posto”. Con questa motivazione una scuola di Borgone, nel Torinese ha respinto l’iscrizione alla prima media a una bambina non vedente. L’associazione ipovedenti Apri contesta duramente questa decisione. Ai nostri microfoni il presidente Marco Bongi: “Mi sembra un comportamento molto grave. Noi sappiamo che la scuola ha sempre dei gravi problemi di spazio, di finanziamenti, però, questo non deve giustificare il rifiuto all’iscrizione di un bambino disabile. Se proprio sono indispensabili dei sacrifici, mi sembra più giusto, eventualmente, chiederli alle persone che non hanno problemi di salute. Quindi, venti a sapere di questo episodio, come associazione, abbiamo sentito davvero il dovere di muoverci e di metterci a fianco di questa famiglia”.
“Non c’è posto”
04/04/13
Diritti