Non è un film


Una famiglia di rifugiati curdi da due mesi è bloccata dentro l’aeroporto di Mosca. L’incredibile storia nel servizio di Fabio Piccolino. “Una famiglia di rifugiati curdi è bloccata dentro l’aeroporto di Mosca da quasi due mesi. Moglie, marito e quattro bambini dai tre ai tredici anni sono costretti a dormire sul pavimento senza poter fare una doccia, respirare aria fresca o ricevere cure mediche. Hasan, Gulistan e i loro figli sono scappati dalla Siria, dove hanno lasciato una casa distrutta dalla guerra, e hanno cercato riparo in Russia, dove però gli è stato negato la status di rifugiati. Per cercare di sbloccare questa situazione e garantire loro almeno rifugio temporaneo è stata aperta una petizione sul sito Change.org, che ha raggiunto in pochi giorni quasi 75 mila adesioni. Una storia paradossale che coinvolge proprio un Paese protagonista della campagna militare in Siria.”