Quale lavoro


Associazioni e sindacati spaccati sui decreti attuativi che riguardano le persone con disabilità. Il servizio è di Giuseppe Manzo. “È un luglio caldo per il mondo della disabilità. Associazioni e sindacati spaccati sui decreti attuativi del jobs act relativi all’inserimento lavorativo. Il contendere riguarda la “chiamata nominativa”. Secondo le organizzazioni critiche come Cgil, Uil, Ugl, Anmic (associazione nazionale mutilati invalidi civili) ed Ens (ente nazionale sordi) si lascia al datore di lavoro la possibilità di selezionare il lavoratore disabile da assumere che potrebbe essere individuato solo tra le persone con un minore grado di invalidità e quindi essa sarà foriera di discriminazioni e favoritismi a danno dei disabili più gravi. Sul fronte opposto, invece, Fish, Cisl e Uic (unione italiana ciechi ipovedenti) fanno notare come il rafforzamento di questa tipologia di chiamata, che può arrivare anche al 100% e che diventa esclusiva per i lavoratori con disabilità psichica e mentale, consente esattamente di selezionare la “persona giusta” e collocarla nel “posto giusto”.”