Aveva 24 anni e si chiamava Ahmed Ado Anshur. È il nono giornalista ucciso di Radio Shabelle, l’emittente somala rimasta l’unica voce libera in un Paese in ginocchio. Reo di aver criticato sia le milizie integraliste di Al Shabaab che la corruzione del governo transitorio.
Somalia, il massacro dei cronisti
25/05/12
Internazionale