Verso Roma


Si è tenuta questa mattina la presentazione della 37esima Discesa internazionale del Tevere, che prenderà il via da Città di Castello domani, per raggiungere la Capitale il 1 maggio, in canoa, in bici o a piedi. Gian Piero Russo, coordinatore Acquaviva Uisp, tra gli organizzatori dell’evento. (sonoro)

 

La Discesa internazionale del Tevere, è a tutti gli effetti una delle più importanti manifestazioni nel calendario europeo del turismo sportivo/fluviale, seconda soltanto alla mitica discesa del Danubio. “Non si tratta soltanto di un evento sportivo ma di una comunità itinerante, carovana cosmopolita e variegata che il fiume accoglie come grembo materno – ricorda il presidente della DIT Roberto Crosti – Una gioiosa festa dello sport coniugata al gerundio: pagaiando, pedalando e camminando sul fiume e sulle rive. La complessa e rodata organizzazione coinvolge più associazioni del territorio coordinate dalla storica asd Discesa Internazionale del Tevere. Si tratta in sostanza di un campeggio itinerante lungo il fiume per canoisti, ciclisti, camminatori e accompagnatori , nello spirito antico dell'”en plain air”. La notte si dorme in tenda o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in strutture messe a disposizione dai comuni rivieraschi umbri e laziali che si incontrano lungo il Tevere. Ovviamente chi vuole può optare per le tante strutture ricettive del territorio”. “La discesa internazionale del Tevere da 36 anni promuove un’idea del fiume come elemento identitario del territorio da recuperare al patrimonio consapevole delle comunità riparie – ha detto Gianni Russo coordinatore nazionale acquaviva Uisp – Iniziative come queste servono ad accrescere sensibilità ed attenzione alla tutela degli ambienti fluviali e ripari. Il fiume è la spina dorsale del territorio e l’infrastruttura verde per eccellenza, le esperienze associative affiliate alla UISP Acquaviva propongono una nuova vision del territorio attraverso le sue prospettive fluviali”. Idee, proposte e valori che la Discesa del Tevere promuove: recuperare le antiche percorrenze del fiume e delle rive attraverso canoa, trekking, ciclo-escursionismo; conoscere e valorizzazione gli ambienti fluviali e vallivi del Tevere, nei suoi tratti di pregio naturalistico e rurale come nelle aree urbane perifluviali; promuovere il Parco interregionale del Tevere; avviare percorsi partecipati verso la gestione sostenibile del fiume e del territorio; Contratti di fiume