Diritti dietro le sbarre


CarcerePiù ombre che luci nella prima relazione presentata al Parlamento sulla vita dentro le carceri. Il servizio di Clara Capponi.

 

Diecimila detenuti in più rispetto ai posti disponibili nelle carceri italiane, 205 tentati suicidi connessi al disagio mentale; un sistema di detenzione «pensata al maschile» nel quale le donne «rischiano di diventare invisibili e insignificanti»; violazioni dei diritti dei transessuali; misure alternative ancora insufficienti, mancanza di un reato specifico di tortura. Ma non c’è solo il carcere nella prima Relazione al Parlamento presentata pochi giorni fa dal Garante nazionale dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà. Preoccupa in particolare la detenzione dei migranti irregolari: oltre al «limbo giuridico» degli hotspot e al presente dei Cie, c’è anche il futuro dei nuovi centri per il rimpatrio che rischiano di somigliare «a un carcere particolarmente chiuso e opaco agli sguardi esterni».