A testa alta


Ad un anno dalle scosse del terremoto del 30 ottobre 2016, le Marche tra mille difficoltà, provano ad andare avanti, grazie alle cooperative sociali. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

La cooperazione sociale e di comunità, una risposta economica a un anno dal sisma. Nelle Marche nonostante le conseguenze del terremoto le cooperative sociali crescono con 10.177 soci e 6.847 occupati, quasi mille in più rispetto ai 5.919 dell’anno precedente. A segnare il passo di un nuovo modello sono le cooperativa di comunità con l’offerta di servizi sociali, energetici, ambientali, di ristorazione, turistici, sanitari. A Comunanza il sindaco Alvaro Cesaroni, ha parlato dell’importanza “di confronto sulla parola territorio e sulla possibilità di valorizzarlo con le cooperative di comunità e anche con progetti come il Mercato della terra, la piazza dei nostri produttori”. E proprio su questo strumento Legacoop ha deciso di utilizzare 235mila euro raccolti tra le associate per sostenere la nascita di nuove cooperative, di comunità ma non solo. Lo ha fatto attraverso il bando “Centro Italia Reload” e riservato a nuove imprese nei 140 Comuni inseriti nel cratere sismico dell’Italia centrale.