Sopra gli ostacoli


Angelika Rainer italiana tre volte campionessa del mondo di arrampicata andrà in Iran per aprire nuove vie e diffondere tra le ragazze la conoscenza di questa disciplina in cui le differenze di sesso quasi si annullano. Le donne hanno diversi stili e tecnica per via dell’altezza e della diversa forza. A marzo il primo sopralluogo per conoscere la società locale, mentre i corsi partiranno ad ottobre.

 

Angelika Rainer, climber meranese, nei suoi dodici anni di carriera di strada ne ha fatta. Tre volte campionessa del mondo, vuole spingersi al di fuori dei confini regionali realizzando un progetto ambizioso, che intraprenderà quest’autunno in compagnia del compagno Marco. In Iran, l’arrampicata outdoor sta crescendo tanto e Angelika potrà contribuirvi, anzitutto aprendo nuove vie adatte sia all’arrampicata classica che al drytooling, una tecnica particolare con picozze e ramponi (il classico kit da arrampicata su ghiaccio) su roccia. “La capitale Teheran è ad un’altitudine di oltre 1.000 metri e le montagne che la circondano sono molto alte”.
Un apporto importante verrà dato da quest’atleta nostrana anche all’integrazione femminile in questo sport. “Non posso esprimere un parere su come vengono percepite le differenze tra uomo e donna in Iran a livello socio-culturale. In ambito sportivo – racconta Angelika – non c’è differenza, le donne sono molto rispettate. Inizialmente, la squadra iraniana era composta da tre ragazzi e una ragazza. Ora le ragazze sono tre e stanno ottenendo buonissimi risultati”.
Un ottimo punto di partenza per pensare a dei corsi rivolti alle ragazze desiderose di avvicinarsi a questa disciplina del corpo e della mente. “Organizzeremo dei corsi di drytooling in palestra rivolti solo alle ragazze, ma anche all’aperto per tutti”. Arrampicarsi per superare le barriere, i tabù e le differenze.