È la rete che riunisce tutte le strutture che sono già, o desiderano diventare, bike friendly. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ha coinvolto finora 650 tra agriturismi, ostelli e alberghi dal Nord al Sud Italia. I requisiti minimi per entrare nel circuito rivolto al mercato cicloturistico sono stati studiati per andare incontro alle esigenze di chi fa vacanze su due ruote.
Gli Albergabici riconosciuti accettano pernottamenti di una sola note, offrono un parcheggio chiuso e sicuro per le biciclette dei clienti con angolo ciclofficina e garantiscono una colazione sostanziosa. Le strutture che entreranno nella rete compariranno sul sito di Albergabici fino al 31 ottobre 2020 con una pagina descrittiva arricchita da una gallery fotografica.
«Il cicloturismo è una realtà in costante crescita in tutta Europa – commenta Michele Mutterle, della segreteria nazionale di FIAB e responsabile di Albergabici – In Italia muove un indotto di 3,2 miliardi di euro e, in tutta Europa, di 44 miliardi, dato superiore a quello prodotto del settore delle crociere che si ferma a 39,4 miliardi. Da considerare, inoltre, la ricaduta sul territorio: il cicloturista spende il 40% in più della media dei turisti di massa».
FIAB ha inaugurato il progetto Albergabici nel 2003 perché strutture bike friendly e cicloturisti alla ricerca di un’accoglienza attenta e preparata potessero trovarsi e comunicare il più possibile. Il servizio offerto agli associati comprende anche la presenza sul portale Bicitalia e informa tutti i potenziali clienti sulle ciclabili presenti nelle vicinanze.