Compie trent’anni la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti dell’infanzia. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)
30 anni fa veniva firmata la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti dell’infanzia per assicurare il diritto alla vita, il principio di non discriminazione, la tutela in ogni circostanza del “superiore interesse” del minore. Tre decenni dopo, le violazioni dei diritti dei bambini sono ancora una realtà ed è per questo che dal 2016 il Consiglio d’Europa ha messo al centro dell’attenzione sette “emergenze” a cui porre rimedio entro il 2021. Dalla minaccia della povertà, da cui conseguono disuguaglianza ed esclusione sociale alla violenza, in particolare quella sessuale su bambine e ragazze; dal rispetto dei diritti alla dimensione familiare, dal razzismo al cyberbullismo, fino alle problematiche legate alle migrazioni. Una strada lunga e piena di ostacoli dalla quale però non si può più prescindere per un costruire il futuro, mettendo i più piccoli al centro dell’interesse collettivo