Nel Paese che “galleggia” tra precariato e povertà sanitaria: le azioni del non profit

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo

Il panico per il coronavirus e la sbornia di Sanremo hanno lasciato senza traccia i dati incrociati pubblicati da Istat e Eurispes. Sono numeri che ci dicono come il Paese stia galleggiando tra una povertà e una disoccupazione strutturali, un sentiment anti stranieri sempre più incattivito e la crisi demografica dovuta al crollo della natalità.

Secondo la rilevazione Istat a dicembre 2019 abbiamo toccato il boom di lavoratori precari con oltre 3 milioni di unità mentre nello stesso mese si è verificato un crollo degli occupati. In questo contesto complicato per l’economia e lo sviluppo del Paese le principali organizzazioni tra cui l’Alleanza delle cooperative italiane hanno lanciato il manifesto per la buona impresa. Ascoltiamo Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop

Audio Lusetti

Povertà sanitaria, l’altra emergenza sociale rilevata da Eurispes. Per contenere le spese nell’ultimo anno, il 32,5% degli italiani ha rinunciato a effettuare controlli medici e di prevenzione e il 27,3% ha tagliato sulle spese dentistiche; il 24,8% ha fatto a meno di trattamenti ed interventi estetici. In misura minore, un italiano su cinque (20%) ha rinunciato a terapie ed interventi medici o a sottoporsi a visite specialistiche per la cura di patologie specifiche (20,1%). Sicilia e Sardegna sono le ragioni col la percentuale doppia rispetto alla media nazionale. Proprio sulla povertà sanitaria Fondazione con il Sud ha lanciato un bando da 4,5 milioni per le regioni meridionali. Ascoltiamo il presidente Carlo Borgomeo

Audio Borgomeo

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