Ansia e depressione: con il Covid gli italiani coi nervi a pezzi


 

Con il Covid la salute mentale sembra essere un problema significativo.  Si possono evidenziare profili di fragilità tra le donne, i più giovani e tra coloro i quali hanno subito difficoltà economiche legate al lockdown.

I dati mostrano che il 23,2% degli intervistati ha avuto disturbi di tipo ansioso, il 24,7% sintomi depressivi, il 42,4% disturbi del sonno e, per quest’ultima patologia, la probabilità di essere colpiti risulta doppia tra le donne.

Questi sono i dati pubblicati sullaRivista internazionale di ricerca ambientale e sanità pubblica i risultati del progetto COCOS (Covid Collateral ImpactS), ideato e condotto dalla professoressa Maria Rosaria Gualano e dal dottor Gianluca Voglino. Il Gruppo di Ricerca – guidato dalla professoressa Roberta Siliquini – della Sezione di Igiene del Dipartimento di Scienze della sanità pubblica e pediatriche dell’università degli studi di Torino, si occupa da anni di approfondire il tema del benessere mentale in un’ottica di sanità pubblica.

Ulteriori dati circa l’accesso alle cure, l’uso della mascherina e la paura di uscire e svolgere attività indotta dalle pressioni sociali saranno pubblicati dai ricercatori nelle prossime settimane e presentati al congresso mondiale di sanità pubblica che si terrà ad ottobre 2020. Resta però già un fatto: il Paese ha i nervi a fior di pelle.

Giuseppe Manzo