È il cricket raccontato da Simone Gambino, nel suo nuovo libro, in cui ricostruisce la storia di questa disciplina in Italia. Il servizio di Elena Fiorani.
“Gli anni clandestini” racconta l’avventura del cricket nel nostro Paese come un romanzo. E infatti è una storia familiare, una sorta di autobiografia, quella scritta da Simone Gambino per farci vivere gli anni pionieristici di questo sport in Italia, prima del riconoscimento ufficiale, quando i suoi praticanti non erano per nulla conosciuti, ma anche ostacolati nell’attività, tra campi improvvisati e giocatori che dovevano essere contemporaneamente tecnici, dirigenti e autisti. Il libro ripercorre gli anni eroici di uno sport praticato da pochissimi, in particolare elites intellettuali ed economiche.
E invece, per raggiungere una significativa diffusione in Italia, il cricket ha dovuto fin dall’inizio includere lavoratori stranieri dai mestieri più disparati. Un vero e proprio ribaltamento sociologico che ha portato questo sport da essere un passatempo per classi agiate ad uno strumento di integrazione per gli immigrati provenienti da paesi come India, Pakistan o Sri Lanka.