Europei al via. E lo sport sociale sta a guardare

 

Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani. Lo sport internazionale torna protagonista con gli Europei di calcio che, dopo la partita inaugurale toccheranno varie città del continente. Si apre una nuova stagione di eventi dal vivo con il pubblico in presenza, che rimettono in moto un settore ma aprono anche tanti interrogativi. Tra un mese e mezzo, il 23 luglio, dovrebbero aprirsi le Olimpiadi di Tokyo 2020 che nel nome portano il segno dell’anno appena trascorso. Sono ancora molti i dubbi sulla reale fattibilità di questo evento, ma the show must go on.

In tutto questo gran fervore c’è un convitato di pietra: lo sport sociale e per tutti, le associazioni e società sportive di base, gli operatori sportivi che stanno a fatica cercando di ripartire, che aspettano ristori e sostegni, che hanno investito per adeguarsi a linee guida e protocolli ma vivono ancora nell’incertezza. Con che spirito il mondo dello sport sociale guarderà le gare alla televisione in questa estate?

Risponde Tiziano Pesce, presidente nazionale Unione Italiana Sport Per tutti

Eventi come gli Europei di calcio, e ancora di più le Olimpiadi, sono comunque sempre catalizzatori di passioni, che accendono i riflettori e l’entusiasmo sullo sport e i valori di cui si fa portatore. Damiano Lembo, presidente UsAcli, valorizza questo aspetto promozionale e coinvolgente dello sport spettacolo. Sentiamolo

Uno spettacolo che però è sempre più difficile da raccontare, anche per quei giornalisti sportivi che lo frequentano da anni: nuove restrizioni legate al Coronavirus, complicazioni e limiti imposte dalla proprietà dei diritti tv, rendono il racconto delle varie facce dello sport molto più problematico. Ce lo conferma Roberto Gueli, vicedirettore TgR Rai.

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