Alluvione: l’Emilia Romagna conta i danni e ricostruisce i territori

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo

 

Quindici vittime, 20mila sfollati, danni stimati per miliardi di euro. Queste sono le conseguenze dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna soprattutto nel versante romagnolo. L’evento climatico ha prodotto l’esondazione di tutti i fiumi e i torrenti. Agricoltura e allevamenti sono i settori più colpiti con ripercussioni su tutto il Paese per i raccolti di stagione per una regione dove è radicata un’economia cooperativa.

E ci sono anche tante strutture dedicate all’infanzia come il nido Il piccolo principe di Faenza o il centro per persone con disabilità di Vedrana andate distrutte.  Nelle ore successive alle inondazioni sono arrivati giovani, donne, uomini e anche persone con disabilità a spalare il fango tra rabbia e solidarietà di quel Paese che prova a riparare i danni prodotti dalla mancata prevenzione di fronte ai cambiamenti climatici in atto. Ascoltiamo il portavoce del Forum Terzo Settore Emilia Romagna Alberto Alberani

 

 

In questo ultimo anno lo avevamo visto già a Ischia e nelle Marche ma in misura minore in ogni regione dove gli eventi estremi hanno prodotto danni e pericolo. Chi contesta la mutazione del clima si trova silente e spiazzato di fronte a questi avvenimenti. Soprattutto si pone un tema: la difesa del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico in tutta la penisola sempre più fragile. Ascoltiamo Gabriele Nanni di Legambiente

 

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