Morti sul lavoro: da una strage all’altra parole e promesse non servono più


 

Queste sono le parole degli ambientalisti che si oppongono alla pista da Bob a Cortina d’Ampezzo in vista dei giochi invernali Milano-Cortina 2026. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 20 febbraio 2024, anno II della guerra, anno 4° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di morti sul lavoro. Dopo la strage di Firenze con la morte di 4 operai nel cantiere per la costruzione di Esselunga ieri un altro morto ad Afragola in provincia di Napoli: è volato giù da 3 metri mentre effettuava lavori di ristrutturazione. Ogni volta dopo una strage sul lavoro iniziano le messe scalze tra parole di condanna e promesse di aumentare gli ispettori per monitorare le imprese. Resta difficile, però, controllare quello che avviene dentro il gioco di scatole cinese fatto di subappalti a catena.

Sul piano penale un deterrente potrebbe essere il reato di omicidio sul lavoro con la petizione che da circa un anno è stata lanciata sul sito leggeomicidiosullavoro.it. Ascoltiamo la vicepresidente della Fondazione di Anmil “Sosteniamoli subito” e vedova del lavoro Paola Batignani.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale