Così il decreto Caivano ha mandato in crisi la Giustizia minorile in un solo anno


 

[Queste sono le bombe iraniane sugli obiettivi militari in Israele: ecco la risposta ai bombardamenti su Beirut e all’uccisione dei leader di Hamas e di Hezbollah. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 3 ottobre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo del decreto Caivano: a un anno dalla sua introduzione la Giustizia minorile è andata completamente in crisi. Lo rileva il Rapporto di Antigone presentato ieri. Al 15 settembre erano 569 i ragazzi reclusi negli IPM, il numero più alto mai fatto registrare. Dall’insediamento dell’attuale governo nell’ottobre 2022, le presenze nelle carceri minorili sono aumentate di quasi il 50%.

Così come il numero più alto mai registrato è quello degli ingressi nelle carceri minorili, ben 889 fino a questo punto dell’anno.  I posti in IPM sono 516 e il tasso di affollamento medio è dunque pari al 110%: dei 17 IPM presenti sul territorio, ben 12 ospitano più persone di quelle che dovrebbero. Nei 5 Istituti attualmente non sovraffollati, si registra comunque una situazione assai precaria, essendo tutti al limite della capienza. Per far fronte al sovraffollamento sono state aggiunte brandine da campeggio e in alcuni casi anche materassi per terra. Ascoltiamo Patrizio Gonnella e Susanna Marietti di Antigone.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale