Case protette per madri detenute: bambini lontani dalle celle, la proposta Unicef


Mai più bambini in carcere – È l’appello di Unicef che chiede soluzioni adeguate alla tutela dei diritti dei minori. Il servizio di Federica Bartoloni.

La prima parola che i bambini devono imparare è “mamma, papà”, non certo “apri”. L’UNICEF torna sul tema della tutela dei diritti dei bambini figli di detenute lanciando un appello alla politica: rivedere la possibilità di stanziamento di fondi per la realizzazione delle Case-famiglia protette destinate alle madri detenute ed i loro figli. A Roma e Milano le prime strutture attive grazie all’associazionismo. Si faccia in modo, chiede Unicef, che la loro diffusione rientri nella prossima Legge di Bilancio onde evitare con ogni mezzo che i bambini siano costretti a vivere in carcere o negli Istituti di custodia con le loro mamme perpetrando una grave e decisiva forma di discriminazione.