Belle ma insicure


Dopo l’incidente di Ostuni, giudicato insufficiente l’impegno che il governo Renzi ha messo in campo per ristrutturare l’enorme patrimonio scolastico italiano. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. Nonostante i piani del Governo per rendere le scuole italiane più belle e sicure, il crollo dell’intonaco dal soffitto della scuola di Ostuni, che ha ferito due bambini, ne svela inconsistenza e fragilità. Inascoltate le denunce di Legambiente e Cittadinanzattiva che nei loro Rapporti hanno analizzato lo stato di sicurezza delle scuole nel nostro Paese. La prima con il suo rapporto “Ecosistema Scuola” ha evidenziato una diminuzione degli investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria rispettivamente del 22 e del 17 per cento. Cittadinanza attiva nel suo XII “Rapporto su sicurezza, qualità e accessibilità delle scuole” dimostra che lo stato di sicurezza di tante scuole nel nostro Paese è grave. Quattro edifici su 10 hanno una manutenzione carente, oltre il 70 per cento presenta lesioni strutturali, più della metà delle scuole si trova in zone a rischio sismico e una su quattro in zona a rischio idrogeologico.