GRSweek del 19-20 maggio 2018 – “Venti anni di servizio” al volontariato

“Venti anni di servizio”. Vent’anni dei CSV. E’ stato presentato a Roma il libro-reportage che ripercorre la storia dei centri di servizio per il volontariato e la loro presenza sul territorio. Non solo un volume autocelebrativo ma il racconto delle sfide che i CSV italiani hanno avuto davanti ed avranno nei prossimi anni, a partire da quelle poste dalla Riforma del Terzo settore.

Dopo la loro istituzione prevista dalla legge quadro 266/91 (che li identifica come nuovi soggetti per il sostegno e la qualificazione delle organizzazioni di volontariato, disponendo che siano finanziati dalle fondazioni di origine bancaria), è dell’ottobre 1997 il decreto che ne stabilisce i compiti, come ci racconta il Presidente Stefano Tabò…

Oggi, ancora una volta, su impulso di un disegno legislativo i Csv sono chiamati ad evolvere. Alla luce della legge di riforma del Terzo settore e del successivo decreto sul Codice si richiede ai Centri “di promuovere la presenza e il ruolo dei volontari in tutti gli enti del terzo settore”, quando la 266 limitava il loro intervento alle sole organizzazioni di volontariato. Inoltre la norma prevede una riorganizzazione territoriale con una riduzione numerica. Questi cambiamenti, sottolinea il presidente, non mutano l’essenza della finalità istituzionale dei centri, né la loro capillarità, né la quantità dei servizi erogati che, ad oggi, sono oltre 220 mila all’anno.

Con la Riforma del Terzo settore si apre un tempo nuovo, una fase in cui finalmente tutte le questioni poste negli anni, dal basso, trovano una forma matura ed un luogo compiuto di realizzazione. Ascoltiamo la Portavoce del Forum del Terzo Settore Claudia Fiaschi….

Il volontariato, ci ricorda Edoardo Patriarca, senatore e presidente del Centro nazionale del Volontariato è il cuore pulsante del terzo settore, ha un ruolo generatore di nuove esperienze e nuove avventure, è fatto di gesti privati che hanno un impatto pubblico, ha avuto da sempre la capacità di stare sul confine. Ascoltiamo le sue parole…

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