Il valore sociale della psicologia: aprirsi alle trasformazioni – Grsweek 22/06/2019

Bentrovati all’ascolto del GRS week da Katia Caravello.

 

Il 18 febbraio 1989, con la legge 56, nasce formalmente la professione di psicologo. Contale norma, oltre a definire puntualmente chi è lo psicologo, vengono istituiti l’albo e l’Ordine e stabiliti i requisiti e le modalità per essere abilitati a svolgere le professioni di psicologo e di psicoterapeuta.
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha deciso di celebrare questo trentennale con il convegno nazionale “1989-2019 Psicologo: un professionista moderno al servizio del Paese”, svoltosi a Roma il 20 giugno scorso. Ai nostri microfoni Fulvio Giardina, Presidente del CNOP, ci spiega il perché di questo titolo.

 

[Audio Giardina]

 

La giornata è stata l’occasione per ripercorrere la storia della professione, a partire dai suoi albori, tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, per arrivare ai giorni nostri, passando attraverso la tappa fondamentale della sua regolamentazione.
Nei decenni la professione ha acquisito sempre di più un valore sociale. Ascoltiamo dalla voce di Concetta Vaccaro, Responsabile Area Salute e Welfare della Fondazione CENSIS, l’opinione degli italiani.

 

[Audio Vaccaro]

 

Con il DDL Lorenzin, quella di psicologo è divenuta a tutti gli effetti una professione sanitaria, dando piena applicazione all’articolo 32 della Costituzione, che sancisce il diritto alla salute di ciascun individuo.
L’assistenza psicologica, quindi, viene riconosciuta come strumento per esercitare tale diritto. Ascoltiamo in merito la Vice Segretario Generale di Cittadinanzattiva onlus, Francesca Moccia.

 

[Audio Moccia]

 

Ed è tutto, per saperne di più sul sociale: www.giornaleradiosociale.it.