GRS WEEK 3-5 GIUGNO 2016 – Pallone gonfiato

I prossimi campionati europei di calcio saranno i primi dopo lo scandalo che ha travolto i vertici di Fifa e Uefa. La corruzione imperversa, gli interessi in gioco sono altissimi e abbatte miti calcistici come Platini, oltre a vecchi funzionari come Jepp Blatter. Sono eventi sportivi che allontanano sempre di più i cittadini e sono distanti dalla realtà dei paesi in cui si svolgono. Come la Francia che ospiterà Euro 2016 ed è attraversata da rivolte e tensioni sociali del movimento Nuit Debout. Ascoltiamo da Parigi la giornalista Valentina Clemente

 

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Verso Euro 2016 preoccupano anche gli allarmi sul terrorismo internazionale per questo grande evento. Parigi ha ancora impresse le immagini del Bataclan e degli attentati di novembre: Il servizio di Fabio Piccolino

 

Sono passati poco meno di sette mesi dagli attacchi che hanno insanguinato Parigi e scritto una nuova, terribile pagina del terrorismo internazionale. Nitida nella memoria di tutti, l’immagine dello Stade de France a Saint Denis pieno di persone terrorizzate, costrette a rimanere all’interno della struttura mentre fuori il panico attraversava la città. Quello stesso stadio che ospiterà la finale del campionato europeo di calcio più blindato di sempre, con la costante paura di un attacco terroristico ad attraversare la mente degli organizzatori, dei tifosi e dei calciatori.
La Francia, un paese a cui è stato devastato il cuore con le bombe, ha deciso di non chinare la testa dopo la strage di Charlie Hebdo e di rialzarsi con orgoglio dopo il 13 novembre. Una sfida, quella dell’europeo, che la Francia vuole vincere innanzitutto dal punto di vista della sicurezza, prima di provare a primeggiare sul campo.

 

Non solo la Francia. Un altro grande evento sportivo, forse il più imponente, si terrà in Brasile ad agosto: le Olimpiadi. Due dopo i mondiali del 2014, ancora una volta giungono notizie di violenze e negazione dei diritti in un Paese ricco di tensioni dopo la destituzione di Dilma Roussef: il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Mondiali 2014 – Olimpiadi 2016: cambia l’evento sportivo, ma la politica violenta della polizia di Rio de Janeiro rimane la stessa.  A due mesi dall’inizio dei giochi olimpici, Amnesty International rilancia l’allarme nella città brasiliana: i pubblici ufficiali non stanno rispettando gli standard internazionali sull’uso della forza e delle armi da fuoco, mentre le autorità non  garantiscono la sicurezza.

Esattamente come due anni fa, quando durante i mondiali decine di persone vennero ferite e centinaia arrestate arbitrariamente dalla polizia, oggi Rio de Janeiro  sembra pronta a ospitare gli stessi errori in materia di ordine pubblico. Dall’inizio dell’anno sono state uccise oltre cento persone, in gran parte neri delle favelas o in altre aree di emarginazione. È stata inoltre limitata la libertà di manifestazione pacifica in molte zone della città: misure come queste, sottolinea Amnesty,  non risolvono il problema della sicurezza e vanno invece verso un rischio sempre più concreto di violazione dei diritti umani.