GRS WEEK 9 dicembre 2016 – Il voto austriaco e i nuovi populismi

 

Bentrovati all’ascolto del GRSWEEK da Fabio Piccolino.
Alexander Van der Bellen sarà il nuovo presidente dell’Austria; il candidato dei Verdi ha sconfitto domenica scorsa al ballottaggio Norbert Hofer, esponente della destra estrema.
In  campagna elettorale,  Hofer aveva fatto leva principalmente sull’opposizione all’accesso dei migranti nel paese, denunciando l’accordo tra Unione europea e Turchia, e ottenendo un sorprendete 36% al primo turno.
Il caso austriaco sembra essere solo l’ultimo di un’ondata di nuovi populismi che ha investito l’Europa e raggiunto gli Stati Uniti con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca: la crescita del Front National in Francia, il referendum per l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna, l’ incremento dei consensi per le forze politiche euroscettiche in tutto il continente.
La vicenda dell’Austria ha messo in evidenza uno stato di cose che non si può continuare ad ignorare. L’analisi di Daniele Scalea, Direttore dell’Isag, Istituto alti studi in geopolitica.

 

[sonoro]

 

Le tendenze politiche di questi ultimi anni sembrano essere il risultato di un cambiamento nel sentire comune e una ricerca di nuove risposte. Una politica che i cittadini percepiscono come lontana, incapace di  rispondere alle mutate esigenze della società.
Come ci spiega Max Civili, giornalista di Press TV.

 

[sonoro]

 

L’Europa del futuro deve dunque capire qual è la sua vera identità: lotta alle discriminazioni, libertà, giustizia, tolleranza e solidarietà sono i valori fondativi di un’Unione che non deve rinnegare sé stessa. Bisogna scegliere quale strada seguire.
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