Accoglienza e migrazioni: il futuro fragile di un Paese diviso

 

I Decreti Sicurezza fortemente voluti dal precedente governo hanno determinato una forte presa di posizione delle istituzioni sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza, lasciando migliaia di persone senza tutela e criminalizzando le organizzazioni che si occupano di salvare vite umane.

La bozza a cui il governo sta lavorando in queste ore per riformare questo impianto legislativo prevede molti cambiamenti: il ripristino di una forma di protezione umanitaria, la reintroduzione del sistema di accoglienza anche per i richiedenti asilo con il ritorno del sistema degli Sprar, il ripristino dei servizi di base per l’integrazione, l’abolizione della revoca del diritto di cittadinanza.

C’è poi il tema delle multe per le organizzazioni che si occupano del soccorso in mare, che dovrebbero rientrare tra le pene previste nel Codice della Navigazione, con sanzioni molto inferiori da quelle previste dal Decreto Sicurezza Bis. Come ci spiega Eleonora Camilli, giornalista di Redattore Sociale.

[sonoro Camilli]

Un accordo che, se da un lato elimina molte delle storture del sistema precedente, non fornisce un vero segnale di discontinuità con il passato su un tema molto spesso al centro del dibattito pubblico.
Ascoltiamo Filippo Miraglia, presidente di Arcs Culture Solidali e coordinatore del Tavolo Asilo.

[sonoro Miraglia]

Quello dell’immigrazione del resto, è un tema con una forte valenza elettorale che, nel corso degli anni ha determinato le priorità dell’agenda politica, diventando terreno di scontro.
Ascoltiamo ancora Filippo Miraglia.

[sonoro Miraglia]

In questo senso va letto il percorso del governo su questo tema, che Eleonora Camilli definisce “una scelta di poco coraggio”. Ascoltiamola

[sonoro Camilli]

Il fatto che i diritti dei migranti, dei rifugiati e delle minoranze rappresentino un tema così divisivo nel nostro Paese si lega a dinamiche culturali che fanno ormai parte del nostro tessuto sociale.

Nei giorni scorsi Lunaria ha pubblicato il Quinto Libro Bianco sul razzismo in Italia, evidenziando come il pregiudizio, l’odio sociale, la violenza fisica o verbale, abbiano giocato un ruolo sempre più rilevante nell’Italia degli ultimi dieci anni. Ascoltiamo un estratto dell’intervento di Grazia Naletto di Lunaria nel corso della presentazione del volume.

[sonoro Naletto]

Intervenire sulle misure attualmente in vigore significa garantire i diritti umani e salvaguardare chi si batte per tutelarli. Ma al di fuori degli accordi tra le forze politiche, è tempo di guardare ai temi delle migrazioni non come ad un problema di ordine pubblico, ma mettendo al primo posto la tutela delle persone.

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Fabio Piccolino, Giornale Radio Sociale