Comunità educante, oltre la parola scritta

 

Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani ed Ivano Maiorella

La povertà educativa è una delle emergenze del nostro Paese, interroga i media, chiede spazio e pone una domanda agli operatori dell’informazione: i giornalisti si sentono parte della comunità educante?

Se ne è parlato nel corso di “La povertà educativa minorile in Italia: il racconto giornalistico oltre la parola scritta” che si è svolto a Roma in questi giorni, promosso da Con i Bambini impresa sociale in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio

Marco Rossi Doria, uno dei pionieri dell’esperienza dei maestri di strada a Napoli negli anni 70, oggi presidente di Con i Bambini, descrive così la comunità educante

Se la povertà educativa è una questione strategica per il futuro del Paese, c’è una grande sfida di fronte a chi si occupa di raccontare il Paese: a chi spetta farlo? Ascoltiamo Sara De Carli della testata giornalistica Vita.

Scuola, territorio, comunità locali: il giornalista attraversa questi ambiti sociali. Li esplora, li racconta. Ha responsabilità educative dirette e indirette, fa parte della comunità educante ed è chiamato a questi compiti anche dall’appartenenza ad un ordine professionale e all’impegno deontologico a comportamenti di responsabilità. Anche nell’utilizzo del linguaggio, nella scelta di un titolo o di una immagine. A partire dagli obblighi imposti dalla carta di Treviso. Ne parla Nadia Monetti, giornalista Rai.

La povertà educativa minorile è multidimensionale, non è solo legata alle cattive condizioni economiche ma investe anche la dimensione emotiva, quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo e con l’apprendere.  Il racconto giornalistico, davanti ad un fenomeno multidimensionale, può e deve utilizzare strumenti e linguaggi differenti. E il fotografo diventa una sorta di mediatore culturale, come spiega Riccardo Venturi, autore della mostra fotografica  “Stati d’Infanzia – Viaggio nel Paese che cresce” prodotta da Con i Bambini, ospitata all’interno del Museo di Roma in Trastevere.