Bentornati all’ascolto del GrWeek. In studio Patrizia Cupo.
A una settimana dal voto europeo, la vera notizia resta l’astensione. Il primo partito che esce vincitore dalle urne è quello degli astenuti che, come rimarca il Forum terzo settore, percepiscono troppo lontane l’Europa e la politica stessa. Tra questi i giovani che – quando devono scegliere – premiano chi parla di ambiente e di pace. Hanno idee chiare e sono presenti, certamente più degli over 30.
Sentiamo a riguardo Maurizio Molinari, a capo dell’ufficio del Parlamento europeo di Milano, e che proprio nelle settimane precedenti il voto aveva incontrato all’Università di Forlì i giovani nel più grande evento europeo loro dedicato, Eye:
Maurizio Molinari, direttore Ufficio Milano Parlamento Europeo
E se i giovani percepiscono distanza dal tipo di campagna elettorale che punta tutto sul partito e poco sui temi, l’esito di exit poll e del voto dei fuori sede, conferma le impressioni maturate durante gli incontri pre elettorali. Gli under 35 votano e premiano i temi più cari alla Sinistra e il risultato si vede, come rimarca la scheda curata da Fabio Piccolino:
Ma, esito del voto a parte, i giovani si sono sentiti rappresentati in questa campagna elettorale e le Europee sono consultazioni davvero sentite dagli under 30? Sentiamo Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale giovani.
Maria Cristina Pisani, presidente CNG
Un rapporto più vicino alla politica e all’impegno civico verso il bene comune è quindi necessario per ricucire lo strappo che fa degli astenuti il partito vincente di questa tornata elettorale e ripartire dai giovani deve essere la chiave. Aiutano ad esempio piattaforme di confronto come quella che, dal 26 al 30 giugno propone a Fano Passaggi Festival, dedicando questa edizione tutta al rapporto tra informazione e potere, per un viaggio analitico negli ingranaggi del Paese.
E con questo è tutto. Per notizie, approfondimenti e podcast www.giornaleradiosociale.it