Guerra: una nuova emergenza globale

 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.

Preoccupazione, sgomento, rabbia: nelle ore drammatiche dell’attacco russo all’Ucraina la sensazione di frustrazione e di impotenza attraversa il mondo, piegato da due anni di pandemia e impreparato ad affrontare una nuova emergenza globale.

Dall’Italia gli appelli alla pace sono immediati: il mondo della società civile ha risposto in maniera compatta, perché è nel rifiuto della guerra che hanno fondamento le nostre organizzazioni democratiche.

“Si faccia il possibile per percorrere la via della diplomazia”: il conflitto però è andato più veloce, portando l’orrore delle bombe dentro l’Europa.

Ascoltiamo Silvia Stilli, Portavoce dell’ Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale.

 

Il rifiuto della guerra è l’unica strada possibile per la costruzione di un futuro di pace, come ci spiega Sergio Bassoli della Rete Italiana Pace e Disarmo

 

La grande incertezza verso la quale siamo proiettati è quella di un’instabilità sociale, politica ed economica. La popolazione civile sarà colpita e cercherà di fare il possibile per avere salva la vita. Per questo, tra i tanti temi aperti c’è quello dei profughi: nelle scorse ore il Tavolo Asilo e Immigrazione ha chiesto al governo italiano e all’Unione Europea che le persone costrette a fuggire trovino le frontiere europee aperte e accessibili, e che si predisponga con urgenza un piano europeo d’accoglienza con una suddivisione equa tra i Paesi membri.

Ascoltiamo ancora Silvia Stilli

 

Sabato mattina a Roma, in piazza Santi Apostoli,la manifestazione indetta da Rete Italiana Pace e Disarmo per dire no alla guerra: una presa di posizione decisa di chi rifiuta la violenza come risposta, scegliendo la strada della solidarietà.

Ascoltiamo ancora Sergio Bassoli

 

 

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