Il futuro della cooperazione

 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino

Si stanno svolgendo in Parlamento le audizioni sulla modifica della Legge quadro sulle missioni internazionali che stabilisce tra le altre cose le risorse da destinare alla cooperazione per lo sviluppo, oltre a quelle delle missioni di peacekeeping militare.


Il quadro della situazione ce lo fornisce Chiara Meoli dell’ufficio studi del Forum Nazionale del Terzo Settore

 

In Senato è in corso la discussione su un disegno di legge che modifica la legge n. 145/2016 sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali, sulla Relazione sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. 
Il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 25 gennaio.
Ha la finalità di rendere il procedimento di autorizzazione e finanziamento delle missioni internazionali italiane più snello e più rispondente alle rapide evoluzioni del contesto geo-politico internazionale.
Tali modifiche quindi si inseriscono a pieno titolo nel quadro del più ampio processo di semplificazione normativa sul tema.
Il Servizio Studi del Senato ha pubblicato anche dossier di approfondimento ove ha fornito riferimenti normativi utili alla ricostruzione delle risorse (personali e finanziarie) impiegate per le missioni internazionali e per la cooperazione allo sviluppo.

Le organizzazioni sono preoccupate per i fondi investiti nella cooperazione, non adeguati, e per il ruolo marginale affidato alle organizzazioni della società civile. Ascoltiamo la portavoce di AOI Silvia Stilli

 

Mentre i conflitti nel mondo continuano, le esportazioni di armi da parte dell’Italia crescono in maniera strutturale e continuativa: i dati infatti evidenziano come nel 2023 il valore complessivo delle licenze rilasciate per il trasferimento di materiali d’armamento è stato di 7,56 miliardi di euro.
Lo scorso 21 febbraio il Senato ha approvato un disegno di legge per modificare la legge 185/1990 sull’export di armi, che rischia di cancellare i meccanismi di trasparenza e controllo parlamentare sul commercio e sulle esportazioni. Per combattere questa iniziativa alcune organizzazioni italiane hanno lanciato la mobilitazione “Basta favori ai mercanti di armi”.
Ascoltiamo Sergio Bassoli della Rete Italiana Pace e Disarmo

 

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