La solidarietà non è un lusso, 30 anni dopo

 

Un insolito chiasso gioioso riempie le strade di Roma, anche se c’è poco da ridere. È il 29 ottobre 1994 e molte organizzazioni sociali si ritrovano in piazza.
Non comprimarie o collaterali a cortei politici o sindacali, ma protagoniste assolute. Anche lo striscione è insolito: La solidarietà non e’ un lusso. Lo stringono presidenti di associazioni, Acli e Arci, Anpas e Legambiente, cultura sociale e ambientalista si fondono, ci sono gruppi culturali, di teatro, di anziani e di associazionismo sportivo.

Ci sono anche Tom Benetollo e Giovanni Bianchi, Gianmario Missaglia e Maria Guidotti, e tanti tanti esponenti delle diverse anime dell’associazionsimo, come testimonia un prezioso video dell’epoca realizzato da Carmen Bertolazzi per Arci.

Come nacque l’idea della manifestazione? Risponde Franco Passuello: “Fu una grande gioia, eravamo in tanti, diversi, plurali, non era mai accaduto prima. Basta vedere le tante sigle che hanno sottoscritto la convocazione. Fu l’emersione vera di un movimento nuovo. Vedevamo vedere avanti un progressivo matrimonio tra stato e mercato, ci trovavamo schiacciati in messo. Anche noi rischiavamo di dicentare funzionali ad un certo tipo di stato sociale”.

Una unità inedita fino ad allora, che schiuse il percorso per la nascita tre anni dopo del Forum del Terzo settore.Quella manifestazione fu una sorta di atto fondativo che lo stesso Forum ricorderá a Roma il prossimo 27 novembre con un incontro pubblico nel quale verrà presentato un video con le interviste ad alcuni protagonisti di allora.

Ma non sarà soltanto una rievocazione, come spiega la portavoce del Forum Vanessa Pallucchi: “Trent’anni fa, nel 1994, il mondo del terzo settore scese in piazza intorno ad un documento unitario. Una data importante, per questo il prossimo 27 novembre ci ritroveremo per ricordare quei momenti e per domandarci quali erano i bisogni dell’epoca e quali quelli di oggi, chiedendoci che cosa è cambiato e quali risposte possiamo dare oggi anche in considerazione del processo di riforma che stiamo attraversando. Sarà per noi l’occasione per rileggere e per reinterpretare le motivazioni di quella manifestazione, guardando al futuro”

 

La parola chiave che allora mosse le coscienze e generó un attivismo inedito fu solidarietà, al centro del documento che fu realizzato in preparazione della manifestazione. Ce lo illustra Anna Monterubbianesi in questa scheda:

“La parola chiave che allora mosse le coscienze e generò un attivismo inedito fu solidarietà, al centro del documento che fu realizzato in preparazione della manifestazione. Ce lo illustra Anna Monterubbianesi in questa scheda: Il manifesto “La Solidarietà non è un lusso”, redatto nel 1994 e sottoscritto da oltre 200 realtà associative, rappresenta un momento cruciale nella storia del Terzo Settore italiano. In un contesto storico caratterizzato da profondi cambiamenti sociali ed economici e dall’affermarsi di una cultura individualista e consumistica, il manifesto lancia un appello alla solidarietà e alla costruzione di una società più giusta ed equa. Il 29 ottobre di 30 anni fa volontari, operatori sociali, persone con disabilità, migranti, scesero in piazza per chiedere al Governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali. Quel momento segnò la nascita del Terzo settore italiano e aprì la strada alla costituzione, tre anni più tardi, del Forum Nazionale del Terzo Settore. Alla base del documento, valori e obiettivi comuni di pace, lotta al razzismo, impegno contro le mafie, tutela dei diritti e rilancio del welfare, sviluppo sostenibile, promozione della partecipazione. Insieme alla consapevolezza del nuovo ruolo che sarebbe dovuto spettare al Terzo settore, non più subalterno a coprire i buchi della pubblica amministrazione, ma riconosciuto e opportunamente sostenuto come attore fondamentale nella promozione del benessere sociale e nella costruzione di comunità solidali. Un’eredità e richieste che rappresentano, tutt’oggi, sfide ancora attuali”.

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