L’editoria sociale si fa spazio (e mercato)

 

Il Salone dell’editoria sociale è nato nel 2009 ed ha raggiunto quest’anno l’undicesima edizione. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere le produzioni editoriali sui temi sociali a un vasto pubblico con particolare attenzione ai giovani e alle scuole. Produzioni editoriali come strumento di conoscenza e di informazione per l’intervento e il lavoro sociale.

Giuliano Battiston è direttore di Lettera 22 e tra i fondatori de Gli Asini editore, promotore del Salone. Possiamo dire: missione raggiunta?

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Il Salone si è tenuto a Roma dal 14 al 16 ottobre: qual è il punto di vista degli espositori? E soprattutto: c’è mercato per l’editoria sociale? Ascoltiamo Modestina Cedola, di Minimum Fax editore

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Ascoltiamo sullo stesso argomento l’opinione di Orfeo Pagnani, ExOrma editore. L’editoria sociale ha mercato?

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Una delle iniziative più particolari del Salone dell’editoria sociale, capace di proporre oltre 40 incontri, è stata quella del laboratorio di serigrafia per ragazzi. Ascoltiamo l’autore, Marco Carsetti, Else edizioni:

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Marco Carstetti, i giovanissimi, i cosiddetti nativi digitali, come si sono posti di fronte alla proposta di fare qualcosa di materiale, di toccabile?

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Luogo di incontro di cittadini e organizzazioni della società civile, spazio di unione tra editori, lettori e lettrici, il Salone è stato pensato come occasione di riflessione sui mutamenti politici, economici e sociali, in Italia e nel mondo. Con l’obiettivo di combinare pensiero e azione, alla ricerca di nuovi strumenti di intervento sulla realtà. Scommessa vinta?

Ascoltiamo ancora Giuliano Battiston:

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Allora, scommessa vinta e appuntamento al prossimo anno.