Lo sport scende in campo contro il razzismo

 

L’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali ha promosso la “Settimana di azione contro il razzismo”, campagna di sensibilizzazione finalizzata alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di discriminazione e intolleranza.
L’edizione di quest’anno, che si concluderà domenica 27 marzo, ha impattato ovviamente con le difficoltà legate alle restrizioni causate dalla pandemia ed ha scelto come strumento e partner comunicativo lo sport.

Abbiamo chiesto le motivazioni di questa scelta a Triantafillos Loukarelis, direttore dell’Unar

Lo sport è un fenomeno trasversale, strumento indispensabile per la crescita di una nuova cultura dell’inclusione, ma in cui si verificano tuttora molti episodi discriminatori. Per avere uno sguardo sempre più attento su questa realtà Unar, insieme all’Uisp e a Lunaria ha dato vita nel luglio dello scorso anno all’Osservatorio nazionale contro le discriminazioni sullo sport. Il razzismo, infatti, è un fenomeno ancora radicato nella nostra società, che si cerca di contrastare con campagne e progetti, ma nasce dalle disuguaglianze e nell’assenza di diritti.

Sentiamo cosa ne pensa il sociologo Davide Valeri

In questi giorni, in occasione dell’iniziativa dell’Unar, Valeri ha realizzato diversi approfondimenti sul tema del diritto alla cittadinanza, che passa anche dallo sport. Sentiamo ancora le sue parole