Lo sport sociale riparte con il freno tirato

Bentrovati all’ascolto del GrsWeek, in studio Elena Fiorani

Da lunedì 26 aprile stiamo assistendo ad una ripresa dello sport sociale e per tutti, con le attività all’aria aperta. Per ora si tratta di una ripresa lenta e parziale, c’è bisogno infatti di riattivare anche palestre e piscine, con sicurezza e velocità. Lo sport di base continua a soffrire, eppure finalmente si respira un’aria diversa, si vede una luce in fondo al tunnel, o almeno sembra. Abbiamo chiesto il parere di Tiziano Pesce, presidente nazionale Unione italiana sportpertutti

La questione piscine è una di quelle rimaste in sospeso, come evidenziato dal recente comunicato stampa dei gestori delle piscine in Emilia Romagna, che si dichiarano disposti a restituire gli impianti ai Comuni. Il COVID-19, infatti, impatta sul settore con cali del 90% di fatturato negli ultimi 6 mesi. Da Roma sentiamo il punto di vista di Simona Ciorra, coordinatrice delle attività in piscina all’impianto sportivo Fulvio Bernardini

Quindi cosa manca per poter parlare di una vera ripartenza dello sport sociale? Risponde Bruno Molea, presidente Aics- Associazione Italiana Cultura Sport.

Gli operatori sportivi intanto evidenziano il piacere di ritrovare i propri atleti sul campo, dopo un anno di chiusure e distanza. Sentiamo le parole di Dario Troiani, allenatore juniores dell’Accademia sporting Roma