Media e migrazioni: come cambia l’informazione durante la pandemia

 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
L’anno appena trascorso verrà ricordato a lungo come quello che ha messo in crisi le nostre certezze, modificando la concezione della realtà di ognuno di noi.
La crisi scatenata dalla pandemia da Coronavirus è diventata il principale argomento di discussione, sia nella sfera privata che in quella pubblica, trasformando per forza di cose anche l’agenda dei media.
Ma se le notizie che ascoltiamo ogni giorno riguardano prevalentemente l’epidemia, che succede ad alcuni temi che, prima della crisi, erano maggiormente esposti all’attenzione dell’opinione pubblica?

E’ uno degli scenari aperti dall’Osservatorio annuale curato da Eurispes e Coris – Sapienza, che analizza le aperture dei principali telegiornali nel corso del 2020, da cui emerge che l’attenzione dei mezzi di informazione si è spostata.

Il tema delle migrazioni, ad esempio, era stato a lungo tra gli argomenti principali del dibattito pubblico.

Ne abbiamo parlato con Christian Ruggiero, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi alla Sapienza di Roma e tra i curatori della ricerca

[sonoro Ruggiero]

Oggi si parla molto meno di migrazioni: eppure l’attualità è diversa da come i media la ritraggono. Nel 2020, ad esempio, gli sbarchi sono triplicati rispetto all’anno precedente, e il quotidiano dramma di chi è costretto a spostarsi e a fare i conti con severe politiche migratorie, non si è mai fermato.
Il racconto dei mezzi di informazione, spesso funzionale all’agenda politica, ha dipinto il fenomeno in termini emergenziali, raccontandolo quasi esclusivamente come un problema di sicurezza.

Una situazione che ha anche a che fare alla natura stessa dei mezzi di informazione.

Come ci spiega ancora Christian Ruggiero

[sonoro Ruggiero]

L’informazione svolge un ruolo fondamentale nella comprensione di fenomeni complessi: ma per farlo deve potersi basare maggiormente su realtà oggettive.
Ascoltiamo ai nostri microfoni Fabrizio Coresi di Action Aid.

Un cambio di paradigma a cui la comunicazione deve ambire, fornendo ai cittadini gli strumenti per poter decifrare la realtà.

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