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GRSWEEK 30 settembre 2017 – L’Europa che abbiamo di fronte

 

Bentrovati all’ascolto del GRSWEEK da Fabio Piccolino.
In gran parte d’ Europa il consenso per i partiti populisti ed euroscettici è in graduale e costante espansione, come confermato dalle ultime elezioni federali in Germania. Dalla Francia di Le Pen all’Olanda di Wilders, dall’Austria di Hofer al Movimento 5 stelle in Italia, passando per la Brexit del Regno Unito, un numero crescente di cittadini si sente sempre meno rappresentato da organismi sovranazionali: un dato trasversale ed evidente ad ogni tornata elettorale, se pur con le opportune distinzioni.
Il modello di solidarietà tra stati immaginato dai padri fondatori dell’Unione sembra essere entrato in crisi, soprattutto di fronte alle evidenti contraddizioni sui temi sociali, come quello della gestione dei flussi migratori. Se gli interessi nazionali prevalgono sul bene comune, quale futuro attende l’Unione Europea?
L’analisi di Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto Italiano per gli studi di politica internazionale.

 

[sonoro]

 

La soluzione alla crisi del modello comune può essere l’affermazione di un’identità europea più forte, che superi le divisioni e incoraggi nuove forme di cooperazione?
Ne abbiamo parlato con Lorenzo Berto, presidente della Gioventù federalista Europea di Torino

 

[sonoro]

 

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