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Grs week 4-5 novembre/Piemonte in fiamme: l’urgenza di politiche ambientali

5.000 ettari di bosco e pascoli in cenere, circa mille sfollati: è il bilancio drammatico di quella che la Società Meteorologica Italiana ha definito come la più grave serie di incendi nel Piemonte degli ultimi 50 anni.

Nelle scorse settimane le fiamme hanno lasciato senza tregua la Regione, colpendo in particolare la provincia di Torino e di Cuneo. E se da qualche giorno l’emergenza è rientrata, diversi focolai sono ancora attivi e continuano a richiedere l’impegno costante dei Vigili del Fuoco e dei volontari AIB antincendi boschivi, in collaborazione con la Croce verde Cumiana, di cui abbiamo sentito il presidente, Luigi Bernardi.

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Quanto accaduto in Piemonte è un ulteriore segnale di una grave situazione ambientale e climatica: solo nei primi otto mesi del 2017, 120.000 ettari in Italia sono andati in fumo a causa di incendi e si è registrato un record di siccità. Abbiamo provato a ricostruire il quadro della situazione con Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte.

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GRSWEEK 28 ottobre 2017 – Fake news e cattiva informazione

 

Bentrovati all’ascolto del GRSWEEK da Fabio Piccolino.
Nell’epoca dei social network e della post-verità, ci si scontra quotidianamente con il fenomeno delle fake news, le notizie falsate o distorte che alimentano la cattiva informazione. Un tema con cui sia i professionisti del settore che il pubblico sono costretti a fare i conti quotidianamente, e al quale si collegano numerose riflessioni sul ruolo dei media e della professione giornalistica, ma anche quello della politica e del condizionamento dell’opinione pubblica.
Giovedì 26 ottobre a Roma, nell’ambito del Salone dell’Editoria Sociale, si è tenuto un convegno proprio su questo tema, che ha visto confrontarsi diversi addetti del mondo dell’informazione.
Giuseppe Manzo, capo-redattore Economia del Giornale Radio Sociale, ha moderato il dibattito.

 

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Un tema centrale rispetto alle fake news è quello della verifica delle notizie e delle fonti: una pratica sempre più disattesa che alimenta la disinformazione. Ascoltiamo Paolo Foschi, Corriere della Sera.

 

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Spesso le fake news sono figlie di una narrazione semplicistica e poco approfondita, e strumentali ad opinioni ben precise. Succede spesso con il tema dei migranti, come spiegato da Eleonora Camilli di Redattore Sociale.

 

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A servirsi della distorsione delle notizie è in molti casi la politica: il giornalismo abbandona così il suo ruolo originario per diventare uno strumento di propaganda.
Elisa Marincola, Articolo 21.

 

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