Solidarietà: unica risposta possibile alla sfida migratoria

 

 

 

Bentornati all’ascolto del Grs Week da Pierluigi Lantieri, in collaborazione con Ivano Maiorella.
Alla fine sono sbarcati, sia i naufraghi migranti della Geo Barents, sia quelli della Humanity 1. Mentre la Rise Above è arrivata martedì mattina a Reggio Calabria e la Ocean Viking ha attraccato questa mattina nel porto di Tolone e ha fatto sbarcare 230 persone, tra le quali 57 minorenni.

Rimane la domanda di come sia stato possibile che si sia protratto il calvario per settimane dal giorno in cui sono state soccorse in mare.
Rimangono le cicatrici del cosiddetto sbarco selettivo, sul quale si esprimeranno i tribunali, e di un decreto ministeriale in contraddizione con il codice del mare e con gli accordi europei. Non si può pensare di fare selezioni all’ingresso, si violano le leggi.
In questa situazione, che cosa significa adoperarsi per i diritti umani e qual è il ruolo delle Ong?
Risponde Silvia Stilli, presidente di AOI, l’Associazione delle Ong Italiane.
Il governo dice di combattere l’immigrazione clandestina e la sindrome da invasione viene sbandierata come una clava, anche se i numeri nel nostro Paese ci dicono che non è così.
E si giocano varie battaglie, spesso poco visibili, nazionali e internazionali sulla pelle di persone che fuggono da guerre e fame, e continuano a morire in mare. Battaglie di tipo economico, politico, diplomatico. Come se una persona che fugge dalla fame valesse meno di una che fugge dalla guerra. Ascoltiamo Antonella Napoli, direttrice di Focus On Africa.
“La risposta alla sfida migratoria avrà successo soltanto se sorretta dai criteri di solidarietà all’interno dell’Unione e di coesione nella risposta esterna” ha detto in queste ore il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Solidarietà è la pietra angolare che muove i volontari di Medici senza frontiere. Ascoltiamo.
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