Terzo settore: la riforma è ferma al palo

 

 

 

Bentrovati all’ascolto del Grsweek da Clara Capponi

Sono passati quasi cinque anni dalla riforma che ha cambiato il mondo del terzo settore ma ad oggi resta ancora incompleta a causa della mancata definizione del quadro fiscale e quindi il vaglio della Commissione Europea.

A lanciare il grido d’allarme è il Forum del Terzo Settore, con la conferenza stampa che si è tenuta a Roma lo scorso 6 aprile, la prima di una serie di incontri per chiedere con forza a Governo e Parlamento la rapida approvazione del nuovo dispositivo fiscale.

Un’incertezza che sta mettendo in ginocchio gli oltre 350mila enti non profit attivi in Italia e 5 milioni e mezzo di volontari, in prima linea spesso da soleìi prima per fronteggiare l’emergenza sanitaria e ora nell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina

Sentiamo la portavoce del Forum Vanessa Pallucchi (sonoro)

Sulle associazioni, anche quelle che non svolgono attività commerciale, pesa poi la spada di Damocle dell’introduzione dell’Iva, solo sospesa per due anni.
Ma ci sono altre questioni su cui è alta la preoccupazione del terzo settore dalle agevolazioni per le imprese sociali, le imposte indirette, le erogazioni liberali.

“Serve una semplificazione delle norma ed è necessario dare stabilità agli enti” ha commentato Marina Montaldi, componente del tavolo tecnico legislativo del Forum.

(Sonoro)

Centinaia di enti stanno valutando di non entrare nel terzo settore perché le norme sono troppe complesse è il rischio sottolineando Roberto Speziale coordinatore della consulta welfare del Forum.

(Sonoro)

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